Un convention bureau per la gestione unitaria dei progetti di promozione e commercializzazione del turismo congressuale: dopo una annata difficile per le citta' d'arte, schiacciate dal peso della crisi economica che ha ridotto le spese per le vacanze, Verona sceglie di unire le forze e imboccare con decisione la strada del settore congressuale.
Forte di una fiera, che calamita per gran parte del'anno l'attenzione degli operatori internazionali, e di un patrimonio artistico e ambientale conosciuto in tutto il mondo, Verona tiene a battesimo il primo 'convention bureau', una societa' consortile per sviluppare meeting e congressi in citta' e provincia.
'Verona & Lago di Garda Convention Bureau', con sede a Veronafiere, e' finanziata per 160 ml euro dalla Provincia di Verona e con quote minori dall'aeroporto 'Valerio Catullo', dalla Camera di Commercio, dal Comune di Verona, da Veronafiere e dai Consorzi Verona Tuttintorno e Lago di Garda. ''L'auspicio e' che, lavorando tutti assieme, ciascuno con i propri compiti - sottolinea l'assessore al turismo della Provincia di Verona, Ruggero Pozzani - possa contribuire a rendere 'grande' il sistema Verona e il sistema Garda''.
Cuore dell'iniziativa e' l'enorme patrimonio che Verona e provincia possono mettere a disposizione dei convegnisti: 250 sale in centri congressi, dimore e sedi storiche, strutture alberghiere pari a 31.000 posti a disposizione; quasi 110 mila posti letto in 36 mila hotel e 71 mila esercizi extralberghieri. Sedi di convegno 'tradizionali' si affiancano a proposte inconsuete, in grado di valorizzare il patrimonio storico dell'area. E' il caso di Villa Ormaneto, una residenza del 13/o secolo nata come casino di caccia e immersa nel verde della campagna, o di Villa Arvedi del 1600, nel cuore della Valpantena, o ancora del Castello di Bevilacqua, autentico maniero del '300 vicino a Montagnana.
'Verona & Lago di Garda Convention Bureau', con sede a Veronafiere, e' finanziata per 160 ml euro dalla Provincia di Verona e con quote minori dall'aeroporto 'Valerio Catullo', dalla Camera di Commercio, dal Comune di Verona, da Veronafiere e dai Consorzi Verona Tuttintorno e Lago di Garda. ''L'auspicio e' che, lavorando tutti assieme, ciascuno con i propri compiti - sottolinea l'assessore al turismo della Provincia di Verona, Ruggero Pozzani - possa contribuire a rendere 'grande' il sistema Verona e il sistema Garda''.
Cuore dell'iniziativa e' l'enorme patrimonio che Verona e provincia possono mettere a disposizione dei convegnisti: 250 sale in centri congressi, dimore e sedi storiche, strutture alberghiere pari a 31.000 posti a disposizione; quasi 110 mila posti letto in 36 mila hotel e 71 mila esercizi extralberghieri. Sedi di convegno 'tradizionali' si affiancano a proposte inconsuete, in grado di valorizzare il patrimonio storico dell'area. E' il caso di Villa Ormaneto, una residenza del 13/o secolo nata come casino di caccia e immersa nel verde della campagna, o di Villa Arvedi del 1600, nel cuore della Valpantena, o ancora del Castello di Bevilacqua, autentico maniero del '300 vicino a Montagnana.